Sostegno in pratica

Sostegno in pratica

Mentre scivola via l’estate, io provo ad approfondire alcune tematiche che, in teoria, da settembre in poi potrebbero coinvolgermi in modo intenso. Provo dunque a studiare il mondo del sostegno partendo dalle basi, e in questo senso il libro “Sostegno in pratica” di Annamaria Giarolo (Erickson) può essere un buon aiuto.

Ci sono diverse tematiche affrontate, da come impostare il lavoro a come studiare il singolo caso (anche se l’insegnante di sostegno è “di classe” e non, secondo l’autrice, “di alunno”) ma soprattutto indica molte strategie di inclusione. Leggendo questo libro mi sono reso conto di come un discreto ostacolo (almeno stando al testo) possano essere “gli altri insegnanti”, soprattutto quelli che considerano l’alunno con difficoltà un caso senza speranza e relegano in automatico questa povera anima in “auletta sostegno” a tempo indeterminato. Invece lo sforzo, faticoso, non privo di ostacoli, ma indicativo del proprio ruolo in classe, dovrebbe essere quello di coordinare l’impegno di insegnanti e alunni, tutti insieme, nel cercare di far sentire l’alunno in difficoltà parte integrante del gruppo-classe. Con gruppi di studio, lavori di gruppo, ma anche momenti di riposo “comunitario” e di divertimento. Una cosa che mi è piaciuta è stata la focalizzazione del lavoro non tanto al raggiungimento di “obiettivi di programma” ma a quello di “formare il più possibile la persona”, cosa radicalmente diversa sia come approccio che come metodologia.

Un libro interessante, anche se forse “poco pratico”, nonostante il titolo, perché è vero che dà indicazioni di merito e di metodo, ma dal titolo mi sarei aspettato qualcosa di più tecnico e direttamente applicabile, invece di dichiarazioni d’intenti lodevoli ma un po’ distaccate dalla realtà del quotidiano.

Comunque per un’infarinatura generale può andar bene, ma deve essere accompagnato anche da altro.

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Il gioco degli opposti

Il gioco degli opposti

È un giallo godibilissimo quello di François Morlupi: “Il gioco degli opposti” (Salani), diegeticamente la seconda avventura del commissario Ansaldi dopo “Formule mortali”. Ambientato tra la Bulgaria (!) e l’Italia, vede come antagonista Alfa e Omega, un oscuro malvagio che programma le sue uccisioni in modo scientifico, e che utilizza ai suoi fini una sorta di setta di fedelissimi. Particolare inquietante: la morte non interviene subito, ma viene prima filmata (e poi messa in diretta) l’agonia, inviando i file attraverso chiavette USB o attraverso dei link agli inquirenti, sfidandoli a salvare la persona in tempo.

Ansaldi viene pertanto coinvolto direttamente da un’improvvisa telefonata da Sofia, che lo getta nel panico assoluto, lui che già di suo non è un tipo esattamente tranquillo.

Protagonista macchiettistico e pacchiano, Ansaldi vive il suo essere commissario come una condanna, tra le sue ansie lavorative e i rimpianti di una vita; per fortuna è supportato dalla sua squadra, composta da altri quattro agenti competenti e che gli vogliono un gran bene. Ogni agente ha la sua vita particolare e caratterizzata, rendendo i personaggi vividi e ai quali ci si affeziona immancabilmente.

Costruito in modo abile nella sua struttura, “Il gioco degli opposti” combina elementi di letteratura gialla molto ben architettati a personaggi quasi caricaturali, altalenando il lettore tra momenti di angoscia per la trama noir ad altri istanti di approfondimento personale, o puro divertimento per le disavventure che Ansaldi vivrà lungo le pagine.

Una lettura consigliata a chi ama il genere e vuole sentire una voce “diversa” del panorama italiano.

Molto consigliato.

Voto: 4,5:5

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Nuovi acquisti di metà luglio

#bookhaul estivo

Mentre ci sciogliamo di caldo, eccoci con due recentissimi acquisti:

1. “Come fare per gestire la classe nella pratica didattica” di Luigi D’Alonzo (Giunti)

Link: https://amzn.eu/d/0eCl77Ig

Visto che non so cosa mi aspetterà a settembre, cerco di prepararmi almeno un minimo indispensabile su alcuni argomenti di cui non so un tubo… 😅

2. “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi)

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Ero curioso di leggere il romanzo vincitore del #premiostrega di quest’anno, vincitore anche del Premio Strega “GIOVANI” (62 anni, beata gioventù), vedremo se sarà come al solito.

Appena letti vi racconto 😉

Il sostegno è un caos calmo

Mentre la famiglia si diverte sugli scivoli (e io sono terrorizzato dall’idea di “scivolare” e spaccarmi qualcos’altro) mi sono letto “Il sostegno è un caos calmo”, di Carlo Scataglini (Erickson).

È un testo a metà tra la saggistica e la narrativa, e l’ho preso perché voglio capire di più questo mondo della scuola, in particolare quello a me sconosciuto del sostegno. Ai miei tempi manco esisteva.

Il libro è una raccolta di racconti di vita vera, di racconti di fiction (pochi) e di riflessioni da parte di un professore che ha fatto de sostegno non solo il suo lavoro, ma la sua passione.

I “casi veri” sono i più toccanti e commoventi: disabili più o meno gravi, con sindrome di Down, spese al supermarket, cartelloni e giochi collettivi dipingono una scuola dinamica e piena di speranza, soprattutto grazie ai compagni di classe dei ragazzi, e a qualche insegnante “illuminato”.

I racconti di fiction aiutano il lettore a “entrare nella mente” di un ragazzo con difficoltà, facendolo diventare un eroe sui generis, molto simpatico e accattivante.

La parte di riflessioni ricade nel grande filone intitolato “Tutto ciò che penso di un determinato argomento”, in cui l’autore inserisce (a volte in modo ridondante) determinati pensieri e direttive “da sogno” sul mondo del sostegno che lui stesso desidererebbe. Vabbè, ma è una parte minore, sopportabilissima.

Consigliato per chi vuole iniziare a conoscere questo mondo in modo soft.

Voto: 4,5:5